tag:blogger.com,1999:blog-91291559355470863982024-03-13T09:25:08.635-07:00AGL PIEMONTEAGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.comBlogger15125tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-48005209675628322342022-06-23T03:46:00.001-07:002022-06-23T03:46:19.335-07:00IL 17 GIUGNO 2022 SI E' SVOLTO, A MILANO, IL CONGRESSO NAZIONALE DELL'AGL. ROBERTO FASCIANI CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE PER I PROSSIMI QUATTRO ANNI. ELETTO IL NUOVO COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE DELL'AGL. I<p>Il Segretario Generale ha,
nella sua relazione, approvata all'unanimità dal Congresso,
illustrato il ruolo del lavoro alla luce degli eventi storici occorsi
quali la pandemia ed il conflitto che sta sconvolgendo l’Ucraina.
Il tessuto produttivo nazionale è chiaramente scosso per non dire
declinante ed il lavoro deve trovare all’interno di questo contesto
un nuovo ruolo ed un nuovo significato, anche con riferimento
all’Europa. Infortuni sul lavoro, precarizzazione, quarta
rivoluzione industriale, globalizzazione sono questioni fondamentali.
Il sindacato dovrà fare pesare le istanze sociali, ma ancora una
volta ribadisce il Segretario Generale, occorre avere una prospettiva
europea. I sindacati tradizionali e organizzati non sono in grado di
ovviare a molti problemi del mondo del lavoro. La situazione politica
non aiuta, in particolare per la perenne litigiosità dei partiti e
lo stato di continua campagna elettorale in cui versa la politica
nazionale. Il Governo Draghi aveva un mandato limitato, siamo in una
fase di passaggio. Le forze sociali devono proporsi costruttivamente.
Ma la continua dinamica politica non consente di risolvere i problemi
perché non esistono forze stabili di riferimento. Sono state attuate
misure valide quali il reddito di cittadinanza ma tale misura non ha
risposto alle esigenze di lavoro e produttive. La situazione
economica si sta aggravando con l’inflazione, il caro vita, la
scarsità energetica. Come sindacato l’AGL, deve essere
conflittuale ma anche capace di utilizzare a beneficio dei lavoratori
le situazioni favorevoli dal punto di vista contrattuale. Non
esistono in Italia politiche del lavoro ed industriali ed il mondo
dell’imprenditoria è in crisi. Alcune questioni nazionali sono
ancora irrisolte: la crisi del mezzogiorno, ad esempio. L’Italia
deve operare una svolta in questioni essenziali: l’ambiente, le
fonti dell’energia, l’investimento su formazione ed istruzione,
sul lavoro femminile. Occorre maggiore impegno nel sindacato, ma
l’organizzazione si è mossa bene in particolare attraverso il
patronato ed il centro di assistenza fiscale. Stiamo lavorando bene
rispetto alle forze ed alle dimensioni dell’organizzazione. A
Milano e in diverse zone del Paese il sindacato inizia ad essere
conosciuto. L’obiettivo però è diffondere capillarmente
l’organizzazione su tutto il territorio nazionale. Importante è
tenere presente che numerosi soggetti si sono rivolti
all’organizzazione ed hanno trovato ascolto e competenza.</p>AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-25383836619079662572016-09-21T14:59:00.001-07:002016-09-21T14:59:03.597-07:00ROBERTO FASCIANI DIRETTORE DI EUROPE CHINESE NEWS<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-o4IVGzRFWyA/V-Gk-TP0kEI/AAAAAAAABP4/vb8uX96EShoEQQ8v9o2vw8x5FHRQAnDFwCLcB/s1600/prima%2Bpagina%2BEurope%2BChinese%2BNews%2B6%2Bsett%2B2016.jpg" style="color: #015782; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration: none;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-o4IVGzRFWyA/V-Gk-TP0kEI/AAAAAAAABP4/vb8uX96EShoEQQ8v9o2vw8x5FHRQAnDFwCLcB/s400/prima%2Bpagina%2BEurope%2BChinese%2BNews%2B6%2Bsett%2B2016.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border-radius: 0px; border: 1px solid rgb(204, 204, 204); box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.2) 0px 0px 20px; padding: 8px; position: relative;" width="290" /></a></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-aOx2ecnCprk/V-GlGwZTN5I/AAAAAAAABP8/SAxbfT-f3889UDb_Y7Cft-tZN6U3opGDgCLcB/s1600/firmato%2Bieri%2Ba%2Bmilano%252C%2Bin%2Bpresenza%2Bdell%25E2%2580%2599ex%2Bsindaco%2Bletizia%2Bmoratti%252C%2Bl%25E2%2580%2599accordo%2Bdi%2Bcooperazione%2Bstrategica%2B%2Btra%2Btempus%2Bgroup%2Be%2Bmilan%2Bhuaxia%2Bgroup.jpg" style="color: #015782; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration: none;"><img border="0" height="225" src="https://4.bp.blogspot.com/-aOx2ecnCprk/V-GlGwZTN5I/AAAAAAAABP8/SAxbfT-f3889UDb_Y7Cft-tZN6U3opGDgCLcB/s400/firmato%2Bieri%2Ba%2Bmilano%252C%2Bin%2Bpresenza%2Bdell%25E2%2580%2599ex%2Bsindaco%2Bletizia%2Bmoratti%252C%2Bl%25E2%2580%2599accordo%2Bdi%2Bcooperazione%2Bstrategica%2B%2Btra%2Btempus%2Bgroup%2Be%2Bmilan%2Bhuaxia%2Bgroup.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border-radius: 0px; border: 1px solid rgb(204, 204, 204); box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.2) 0px 0px 20px; padding: 8px; position: relative;" width="400" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px;"> a destra, la Presidente di MILAN HUAXIA GROUP, Angela Zhou</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px;" /><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13px;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: large;"><b>Roberto Fasciani è il nuovo Direttore di EUROPE CHINESE NEWS.</b></span><br />
<h1 class="western" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; margin: 0px; position: relative;">
“EUROPE CHINESE NEWS” secondo il Sole 24 Ore (21. 3.2012), è “la più importante testata in ideogrammi scritta e stampata in Italia”. Fondata nel 2004, distribuita in Italia e in Europa, la pubblicazione ha anche una versione online in cinese sul sito http://www.ozhrb.eu e in inglese sul sito http://www.ihuarenbao.com/en/ . La Presidente della Società editrice è Angela Zhou, imprenditrice ben conosciuta, anche fondatrice e Presidente di MILAN HUAXIA GROUP, società a capo del gruppo HUAXIA, una delle più importanti imprese cinesi in Italia. Il suo gruppo ha interessi in molti settori fra cui: media on e offline, media center, e-commerce globale, organizzazione di eventi, studi di consulenza, import ed export di beni di lusso e di prodotti alimentari, hotel, enoteche, ristoranti cinesi e occidentali, food & beverage, catering e ospitalità, agenzie di viaggi, società di consulenza per investimenti , promotore di mostre, studi legali, società di assicurazione, centri culturali e altri modelli multi-business. MILAN HUAXIA GROUP è una delle aziende di proprietà di imprenditori cinesi più influenti in Italia e una tra le più importanti società cinesi a livello internazionale.</h1>
AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-11041088361304093692015-12-18T08:38:00.002-08:002015-12-18T08:38:37.944-08:00DROGHE: RILANCIARE LA STRATEGIA ANTIPROIBIZIONISTA<span style="font-size: medium;"><b>AGL: solo la depenalizzazione del consumo ed una regolamentazione della
produzione e vendita possono impensierire i grandi interessi criminali
che raccolgono miliardi di euro. Il proibizionismo fa la fortuna dei narcotrafficanti e i
tossicodipendenti andrebbero trattati come malati e riforniti della
droga gratuitamente, da parte dello Stato.Pensare di affrontare e
risolvere questo problema in Italia solo con i magistrati e la polizia, non ci ha risolto e non ci risolverà
il problema . La cosa giusta è sottrarre e non
solo contrastare l’infinita risorsa economica garantita dallo spaccio delle droghe, specie oggi cocaina e cannabis.</b></span><br />
<span style="font-size: medium;"><b>
</b></span><span style="font-size: medium;"><b>Se lo Stato producesse in
proprio hashish e
marijuana, oltre a garantire i nostri tossicodipendenti avremmo a
disposizione quelle risorse economiche che oggi sottraiamo
alle nostre forze dell’ordine, assicurandole invece alle mafie che,
per mantenere questa ricchezza infinita, uccidono ogni giorno E’ giunta
l’ora non della legalizzazione, ma della depenalizzazione delle droghe,
spostando gran parte delle conseguenze punitive dell’uso di stupefacenti
sul piano amministrativo e non penale.</b></span><br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>*************************************************************</b></span><br />
fonte: <a href="http://www.ansa.it/">www.ansa.it</a><br />
<br />
<br />
<div class="header-news">
<br />
<header>
<h1 class="news-title" itemprop="headline">
Spaccio droga Torino, bimbo assiste buco</h1>
<h2 class="news-stit">
Indagine carabinieri, 14 arresti e 5 misure cautelari </h2>
</header></div>
<h2 class="news-stit">
</h2>
<div class="news-img" id="popup-link">
<div class="img-photo ico-60x60" itemprop="image" itemscope="" itemtype="http://schema.org/ImageObject">
<img alt=" © ANSA" itemprop="contentUrl representativeOfPage" src="http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2015/12/18/c35cca1777c9f20d65dc791d65c111c4.jpg" /> </div>
<div class="news-caption hidden-phone">
</div>
</div>
<div class="span6 pull-right content-news">
<div class="news-txt" itemprop="articleBody">
Un bimbo di pochi mesi in passeggino
davanti al padre tossico che si 'buca': c'è anche questa immagine choc
tra quelle riprese dai carabinieri nel corso di una indagine sullo
spaccio di droga a Torino che ha portato a 14 arresti e cinque misure
cautelari. L'indagine, in corso da giugno, ha portato alla luce una
sorta di supermarket della droga a Porta Palazzo gestito da un gruppo di
africani che riforniva una cinquantina di clienti al giorno.</div>
</div>
AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-18971773526098821862015-11-25T06:48:00.001-08:002015-11-25T06:48:03.942-08:00Presentato disegno di legge al Senato della Repubblica per l’erronea segnalazione alla Centrale rischi. Le banche che sbagliano devono essere punite<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-8OJp0X1wkVo/VlW09TIOgxI/AAAAAAAAC2A/wmuP_3CDZC4/s1600/enrico%2Bbuemi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-8OJp0X1wkVo/VlW09TIOgxI/AAAAAAAAC2A/wmuP_3CDZC4/s1600/enrico%2Bbuemi.jpg" /></a></div>
Sen. Enrico Buemi<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-zWnoMv9Nrr8/VlW1IFUVKAI/AAAAAAAAC2I/ItRRorHQ5YE/s1600/didascalia_a_disegno_di_legge.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-zWnoMv9Nrr8/VlW1IFUVKAI/AAAAAAAAC2I/ItRRorHQ5YE/s640/didascalia_a_disegno_di_legge.jpg" width="452" /></a></div>
AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-55026188884674941622013-09-12T09:26:00.001-07:002013-09-12T09:26:15.926-07:00ILVA: ORA BASTA. ESPROPRIARE L'AZIENDA E I RIVA. LO STATO SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA'. LETTA DIA DIMOSTRAZIONE DI SERVIRE A QUALCOSA.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-qfNlQ5AmcB4/UjHq_-NC7HI/AAAAAAAAADk/v5c4kOve1a0/s1600/Ilva44.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="206" src="http://3.bp.blogspot.com/-qfNlQ5AmcB4/UjHq_-NC7HI/AAAAAAAAADk/v5c4kOve1a0/s320/Ilva44.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da <a href="http://www.lastampa.it/">http://www.lastampa.it</a>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“””””””””Economia</div>
<div style="margin-bottom: 0.5cm;">
12/09/2013
</div>
<h3 class="western">
Caos Ilva, l’annuncio del gruppo Riva<br />“1500
esuberi dopo i sequestri del Gip”</h3>
<div style="margin-bottom: 0.32cm;">
<img align="BOTTOM" border="0" height="185" name="immagini1" src="http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2013/09/12/Italia/Foto/RitagliWeb/U3PUGZJ36100-k9gD-U1020371530497w4G-330x185@LaStampa.it.jpg" width="330" />
</div>
<div align="RIGHT" style="border: none; margin-bottom: 0.32cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #555555;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="background: #e8e8e8;">LAPRESSE</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.32cm;">
Il commissario dell’Ilva Enrico
Bondi</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sospese tutte le attività in tutti
<br />gli stabilimenti italiani del gruppo<br />Ira dei sindacati:
«Inaccettabile, <br />ennesima beffa per i lavoratori»</div>
taranto
<br />
Il gruppo Riva ha annunciato che da domani metterà in libertà
circa 1.500 addetti che operano nelle 13 società riconducibili alla
famiglia e oggetto del sequestro di beni e conti correnti per 916
milioni di euro operato dalla Guardia di finanza nell’ambito
dell’inchiesta tarantina per disastro ambientale. Lo rende noto la
Uilm nazionale.<br />
<br />
La messa in libertà riguarderebbe vari siti produttivi che il
gruppo Riva possiede in tutta Italia. Nel capoluogo ionico l’unica
società interessata sarebbe “Taranto Energia”, che conta 114
dipendenti. L’azienda ha già convocato per domani i sindacati di
categoria, pare prospettando problemi per il pagamento degli
stipendi. <br />
<br />
Riva Acciaio conferma in una nota la cessazione da oggi di tutte
le attività dell’azienda, esterne al perimetro gestionale
dell’Ilva, e relative a sette stabilimenti in cui sono impiegati
circa 1.400 persone. La decisione viene motivata con il sequestro
preventivo penale del Gip di Taranto. Riva Acciaio spiega nel
dettaglio che da oggi cesseranno tutte le attività dell’azienda,
tra cui quelle produttive degli stabilimenti di Verona, Caronno
Pertusella (Varese), Lesegno (Cuneo), Malegno, Sellero, Cerveno
(Brescia) e Annone Brianza (Lecco) e di servizi e trasporti (Riva
Energia e Muzzana Trasporti). «Tali attività non rientrano nel
perimetro gestionale dell’Ilva - afferma l’azienda - e non hanno
quindi alcun legame con le vicende giudiziarie che hanno interessato
lo stabilimento Ilva di Taranto».<br />
<br />
«La decisione - afferma la società -, comunicata al custode dei
beni cautelari, Mario Tagarelli, e illustrata alle rappresentanze
sindacali dei diversi stabilimenti coinvolti, si è resa purtroppo
necessaria poiché il provvedimento di sequestro preventivo penale
del Gip di Taranto, datato 22 maggio e 17 luglio 2013 e comunicato il
9 settembre, in base al quale vengono sottratti a Riva Acciaio i
cespiti aziendali, tra cui gli stabilimenti produttivi, e vengono
sequestrati i saldi attivi di conto corrente e si attua di
conseguenza il blocco delle attività bancarie, impedendo il normale
ciclo di pagamenti aziendali, fa sì che non esistano più le
condizioni operative ed economiche per la prosecuzione della normale
attività».<br />
<br />
«Riva Acciaio impugnerà naturalmente nelle sedi competenti il
provvedimento di sequestro, già attuato nei confronti della
controllante Riva Forni Elettrici e inopinatamente esteso al
patrimonio dell’azienda - conclude l’azienda -, in lesione della
sua autonomia giuridica, ma nel frattempo deve procedere alla
sospensione delle attività e alla messa in sicurezza degli impianti
cui seguirà, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, la
sospensione delle prestazioni lavorative del personale (circa 1.400
unità), a esclusione degli addetti alla messa in sicurezza,
conservazione e guardiani degli stabilimenti e dei beni aziendali».
<br />
<br />
Durissima la replica dei sindacati dopo l’annuncio dell’azienda:
«Siamo di fronte a un ennesimo epilogo inaccettabile - tuona la
Fim-Cisl - Diffidiamo l’azienda ad avviare la messa libertà dei
lavoratori e la invitiamo a ricorrere immediatamente all’utilizzo
degli ammortizzatori sociali. Invitiamo altresì la procura in tempi
rapidi, a scorporare dal provvedimento di confisca tutto ciò che
impedisce la normale prosecuzione dell’attività produttiva e
lavorativa. Non accetteremo questa ennesima beffa ai danni dei
lavoratori che non hanno nessuna responsabilità». “””””””””<br />
<br /><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>COMMENTO ALM-AGL:</b></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Come era prevedibile , questa vicenda
dell'ILVA si sta trasformando in una farsa per il popolo italiano e
in una tragedia per i lavoratori dell'ILVA e dell'indotto.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Non è accettabile che Stato e Governo
lascino soli Magistratura e Guardia di Finanza e non si schierino con
decisione in questa guerra tra la famiglia Riva (ma non erano stati
messi tutti in galera?) e quella parte delle istituzioni che sta
facendo il proprio dovere.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Che sta facendo il super commissario? E
i suoi collaboratori? Come mai tutta questa “timidezza” da parte
loro nel mettere mano alla situazione? Perchè ancora i dirigenti
dell'ILVA hanno così tanta mano libera?Perchè Letta, Alfano,
Zanonato, Giovannini, Vendola sono così evanescenti? A suo tempo
denunciammo i finanziamenti dei Riva ai vertici dei massimi
schieramenti politici. Ne chiedemmo la restituzione, mai avvenuta.
Dobbiamo pensare male? Erano solo la punta di un iceberg? Forse i
Riva sono così tutelati dalla politica perchè si teme che rivelino
cose sconvenienti?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Se lo strumento commissariale si sta
rivelando inconsistente, si abbia il coraggio si andare oltre.
SUBITO! Si espropri l'ILVA, venga incamerata dallo Stato, metta a
capo di essa dei veri imprenditori e non dei pirati, si chieda la
collaborazione internazionale (il recente G20 non aveva decretato la
fine dei paradisi fiscali?) per recuperare anche all'estero i beni
dei Riva e metterli al servizio della collettività. E, per favore,
i sindacati “rappresentativi”, che si sono rivelati marionette,
in questa vicenda, la finiscano di interporsi tra l'ira dei
lavoratori e la famiglia Riva. Perchè tante attenzione a quei
“Signori” da parte loro? Anche in questo caso dobbiamo pensare
male?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In altri momenti abbiamo espresso il
nostro parere sul futuro dell'industria siderurgica italiana e su
quelle che avrebbero già dovuto essere vere scelte strategiche,
altro che il campare alla giornata in questo tragicomico ping pong.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma qui , in questo specifico caso, è
diverso. Va assicurata la sopravvivenza di questi lavoratori, va
risanato l'ambiente, va recuperata la potenzialità produttiva, va
respinto il ricatto criminale. E poi ne sta andando di mezzo la
dignità nazionale, messa in discussione da un manipolo di
imbroglioni. Spesso si parla a vanvera di ruolo regolatore dello
Stato nell'economia. Se questo Governo e questa Maggioranza ritengono
di essere così utili al Paese ce lo dimostrino in questa occasione,
espropriando l'ILVA e i Riva, affidando questa azienda ad altri
imprenditori che abbiano a cuore l'interesse nazionale (per carità,
lasciamo perdere le nazionalizzazioni, non per pregiudizio ma per
evitare che rientrino dalla finestra personaggi impresentabili legati
a doppia fila con certa politica).IMMEDIATAMENTE!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><b>ALM Alleanza Lavoratori
Metalmeccanici aderente all'AGL</b></span>
</div>
<br />AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-8688417143431014962013-01-26T09:22:00.002-08:002013-01-26T09:22:45.576-08:00DA UN CONDOMINIO DI COLLEGNO (TO) ALLA CORTE DI CASSAZIONE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dcAxWxZdxgE/UQQQi_35WBI/AAAAAAAAADI/vBfoFNrLhu4/s1600/condominio-id12965.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-dcAxWxZdxgE/UQQQi_35WBI/AAAAAAAAADI/vBfoFNrLhu4/s1600/condominio-id12965.jpg" /></a></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name">
I POTERI DELL'ASSEMBLEA CONDOMINIALE: SENTENZA CASSAZIONE </h3>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name">
<br />
</h3>
<div style="border: 1px solid #C0C0C0; padding: 5px 5px 5px 5px; text-align: left;">
<a href="http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13024.asp" target="_blank">Cassazione 945/2013: i poteri dell'assemblea condominiale. Ecco il testo della sentenza</a>
<br />Con 945/2013 La Corte di Cassazione ha chiarito che "costituisce innovazione ex art. 1120 Cc, non qualsiasi modificazione
della cosa comune, ma <b>solamente quella che alteri l’entità materiale
del bene operandone la trasformazione</b>, o ...
<br />Fonte: <a href="http://www.studiocataldi.it/" target="_blank">Studiocataldi.it</a>
<br />Url: <a href="http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13024.asp" target="_blank"><i>http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_13024.asp</i></a></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name">
</h3>
AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-59075336046742008702012-11-27T09:12:00.001-08:002012-11-27T09:12:01.940-08:00CHIUDE ILVA DI TARANTO: SCIOPERO E TENSIONE <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-vK63rBHV33A/ULT0R8JcUSI/AAAAAAAAACs/mBJHnOxyfZc/s1600/20120819_ilva_taranto_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-vK63rBHV33A/ULT0R8JcUSI/AAAAAAAAACs/mBJHnOxyfZc/s1600/20120819_ilva_taranto_2.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Dell'ILVA di Taranto già ci eravamo
occupati in passato</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>il 30 luglio</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://alm-agl.blogspot.it/2012/07/ilva-di-taranto-morire-avvelenati.html"><strong><span style="color: #29aae1;">http://alm-agl.blogspot.it/2012/07/ilva-di-taranto-morire-avvelenati.html</span></strong></a></u></span></span><strong>
</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>il 18 agosto</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://alm-agl.blogspot.it/2012/08/appello-pubblico-dellagl-ai-segretari.html"><strong><span style="color: #29aae1;">http://alm-agl.blogspot.it/2012/08/appello-pubblico-dellagl-ai-segretari.html</span></strong></a></u></span></span><strong>
</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>e il 23 agosto</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://alm-agl.blogspot.it/2012/08/ministro-clini-secondo-lei-la-vita.html"><strong><span style="color: #29aae1;">http://alm-agl.blogspot.it/2012/08/ministro-clini-secondo-lei-la-vita.html</span></strong></a></u></span></span><strong>
</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><br /></strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>La situazione è evoluta fino all'epilogo
di stamattina</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/11/26/Ilva-arresti-sequestri-corso-Taranto_7857365.html"><strong><span style="color: #29aae1;">http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/11/26/Ilva-arresti-sequestri-corso-Taranto_7857365.html</span></strong></a></u></span></span><strong>
</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><br /></strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Dalla lettura delle nostre iniziali
prese di posizione, che confermiamo al cento per cento anche alla luce dei più
recenti avvenimenti, potrete constatare che, come suol dirsi, avevamo
(amaramente) ragione e ci avevamo visto giusto. Purtroppo, anche per il fatto
che come AGL siamo nati a giugno, non abbiamo avuto la possibilità di essere
presenti, in loco e di parlare direttamente ai lavoratori coinvolti i quali, da
anni (ma sembra l'abbia fatto pure l'azienda) si sono costantemente e
massicciamente rivolti a CGIL, CISL, UIL. Altri sindacati minori si sono fatti
sentire ma ciò non ha spostato il baricentro della strategia del movimento di
protesta. I risultati sono stati quindi quelli che conoscete. Delusione e
disperazione dei lavoratori. Sindacati che non sanno che pesci prendere. Governo
(e istituzioni) completamente rintronati, ai massimi livelli.</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Giovedì prossimo è previsto un incontro
tra governo, azienda e parti sociali che dovrebbe sfociare in un provvedimento
d'urgenza i cui contenuti, allo stato, non è dato conoscere ma che sappiamo già
non sarà risolutivo ma solo interlocutorio.</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Noi non saremo a quell'incontro ma
riteniamo utile, per l'ennesima volta, a futura memoria, ribadire e specificare
il nostro punto di vista, radicalmente alternativo a quello degli altri
sindacati.</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Speriamo di essere chiari, una volta per
tutte.</strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Produrre acciaio , anche senza
inquinare, in Italia NON è “strategico”.Non porterebbe da nessuna parte né
aumentare le tasse né richiedere prestiti alla collettività per effettuare
investimenti che tutti concordano essere dell'entità di miliardi di euro, sia
che vengano gestiti dal soggetto pubblico né, men che meno ,dal soggetto
privato. Anche se è stato praticato da altri paesi industrializzati di recente
(ad esempio il governo USA con la Chrysler ) il concetto di “salvataggio”
dell'industria da parte dello Stato con soldi pubblici è sbagliato perchè di
corto respiro, oltre che insostenibile in epoca di enorme debito pubblico. E poi
gli USA e gli altri paesi industrializzati sono una cosa, il cosiddetto
“sistema” Italia è un'altra, con caratteristiche sue peculiari. In esso è
evidente che ancora sono in vita (per poco) aziende in crisi che non dovrebbero
più esistere. Ad esempio le acciaierie italiane non sono e non potranno essere
più competitive nel mondo. Già certi processi sono in corso e sorprende che dal
mondo accademico, cui l'attuale governo è così legato, nessuno faccia presente
che tra dieci anni l'acciaio, nel mondo, sarà prodotto, a costi per noi
insostenibili, da polacchi, cinesi, indiani, sudamericani. Si tratta di
produzioni a basso valore aggiunto che troveranno contesti paese più adatti alla
loro produzione, rispetto alle caratteristiche dell'Italia. Per l'acciaio
l'Europa Occidentale è finita, non ha futuro. Il problema di fronte alle classi
dirigenti del nostro continente è investire in attività e imprese che abbiano un
futuro. Le aziende che lo hanno sono quelle che producono autonomamente utili,
che riescano a mantenersi sul mercato, non quelle che campano di sussidi
pubblici. Questo quadro è peggiorato, in Italia, dall'incapacità dei sindacati
di pretendere e ottenere aumenti salariali derivanti dalla eventuale riduzione
di imposte e contributi. Questi sindacati sono infatti sotto il ricatto e il
potere di una pubblica amministrazione mastodontica che vuole ingrassare sempre
di più, senza dare servizi decenti e che dà da mangiare a partiti e agli stessi
sindacati. Tutto ciò rende non più competitivo il costo del lavoro italiano.
Oltre all'acciaio, analogo discorso può essere fatto per il carbone e per la
situazione sarda. Le strade che si stanno percorrendo non porteranno a nulla se
non a maggiori illusioni e caos. Potevamo arrivarci con più calma e
organizzazione. Le classi dirigenti sono state miopi e ora per salvarci dovremo
fare in fretta, molto in fretta. Taglio di rami inutili della pubblica
amministrazione, mobilità guidata e veloce del personale tra amministrazioni
esaurite e quelle che abbiano una prospettiva per evitare licenziamenti,
utilizzo massiccio delle zone franche fiscali per promuovere sviluppo,
investimento per lo più in turismo e cultura. Questa l'unica via d'uscita, per
Taranto e per la Sardegna, dicendo addio all'ILVA e alle miniere. Ma ciò vale in
generale per l'Italia e per situazioni analoghe sul territorio. Basta con l'auto
a benzina, si parta subito con l'elettrico e con i mezzi di trasporto pubblico.
Se FIAT vuole starci bene, altrimenti scindere i destini del nostro Paese da
quelli di questa azienda. Come altri hanno detto, ci sono circa due miliardi di
persone, dalla Cina e dall'India che già vorrebbero venire a visitare l'Italia
ma che non possono farlo per la nostra disorganizzazione nel settore turismo e
cultura (ad esempio il nostro patrimonio artistico non è catalogato e
digitalizzato) . L'Italia ha i cervelli e gli imprenditori per poter realizzare
ciò. Monti li metta in condizione di lavorare. Quando si sostiene che nessun
paese al mondo ha una economia che funziona senza la presenza dell'industria, si
dimentica di dire che quelle dell'acciaio e quella del carbone sono solo due dei
tipi di industria. La divisione del lavoro internazionale sta cambiando, quei
tipi di industria che abbiamo avuto nel passato tra poco emigreranno verso paesi
nei quali le condizioni per ospitarle sono più adeguate. L'Italia deve avere
l'industria ma non di quel tipo. Turismo e Cultura possono procurare, se
sviluppati e organizzati, anche più posti di lavoro della decadente industria
pesante italiana. L'Italia, altri hanno detto, e a ragione, potrebbe essere per
l'Europa quello che la Florida è per gli Stati Uniti, con una qualità della vita
incomparabilmente migliore. Capiamo che imprenditori che hanno campato di aiuti
statali finora e sindacati che hanno vissuto di trattenute sindacali di
lavoratori dipendenti di fabbriche di massa possano essere a disagio in
conseguenza di questi cambiamenti. Ma il problema è capire se l'interesse del
Paese coincida con loro o con altre esigenze della popolazione. Ovviamente, nel
mezzo, ci sono altri casi in cui una produzione (stiamo parlando dei nostri
settori di eccellenza) ha senso che rimanga in Italia ma è necessaria una
ristrutturazione relativa a caratteristiche organizzative che diminuiscono la
competitività. Ma è finito il tempo di sprecare e buttare soldi pubblici. In
Italia dobbiamo avere il coraggio di far fallire imprese decotte e superate e di
favorire il ricambio ad opera di soggetti più dinamici che creino profitti e
posti di lavoro, stimolando la raccolta di capitali dai privati , facilitata
dalla detassazione degli investimenti. . </strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>Sorprende che nessun sindacato italiano
oltre al nostro abbia il coraggio di sostenere queste cose. </strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>In bocca al lupo agli operai dell'ILVA e
dell'indotto, siamo e saremo con loro indipendentemente dal fatto che siano
d'accordo o meno con quanto da noi proposto.</strong></div>
AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-68096569082272177452012-11-22T08:36:00.003-08:002012-11-22T08:36:44.625-08:00IL GRANDE REGISTA KEN LOACH RIFIUTA UN IMPORTANTE PREMIO A TORINO E SI SCHIERA CON I LAVORATORI <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-JtCxC1d_S7s/UK5Ugn8NzxI/AAAAAAAAACc/UErG02cM48o/s1600/ken%2520loach(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="http://3.bp.blogspot.com/-JtCxC1d_S7s/UK5Ugn8NzxI/AAAAAAAAACc/UErG02cM48o/s320/ken%2520loach(1).jpg" width="320" /></a></div>
Comunicato di Ken Loach:<br />
<div class="bodytext">
<em>"E' con grande dispiacere che mi trovo costretto a
rifiutare il premio che mi è stato assegnato dal Torino Film Festival, un premio
che sarei stato onorato di ricevere, per me e per tutti coloro che hanno
lavorato ai nostri film.<br />I festival hanno l’importante funzione di promuovere
la cinematografia europea e mondiale e Torino ha un’eccellente reputazione,
avendo contribuito in modo evidente a stimolare l’amore e la passione per il
cinema.<br />Tuttavia, c’è un grave problema, ossia la questione
dell’esternalizzazione dei servizi che vengono svolti dai lavoratori con i
salari più bassi. Come sempre, il motivo è il risparmio di denaro e la ditta che
ottiene l’appalto riduce di conseguenza i salari e taglia il personale. È una
ricetta destinata ad alimentare i conflitti. Il fatto che ciò avvenga in tutta
Europa non rende questa pratica accettabile.<br />A Torino sono stati
esternalizzati alla Cooperativa Rear i servizi di pulizia e sicurezza del Museo
Nazionale del Cinema (MNC). Dopo un taglio degli stipendi i lavoratori hanno
denunciato intimidazioni e maltrattamenti. Diverse persone sono state
licenziate. I lavoratori più malpagati, quelli più vulnerabili, hanno quindi
perso il posto di lavoro per essersi opposti a un taglio salariale. Ovviamente è
difficile per noi districarci tra i dettagli di una disputa che si svolge in un
altro paese, con pratiche lavorative diverse dalle nostre, ma ciò non significa
che i principi non siano chiari.<br />In questa situazione, l’organizzazione che
appalta i servizi non può chiudere gli occhi, ma deve assumersi la
responsabilità delle persone che lavorano per lei, anche se queste sono
impiegate da una ditta esterna. Mi aspetterei che il Museo, in questo caso,
dialogasse con i lavoratori e i loro sindacati, garantisse la riassunzione dei
lavoratori licenziati e ripensasse la propria politica di esternalizzazione. Non
è giusto che i più poveri debbano pagare il prezzo di una crisi economica di cui
non sono responsabili.<br />Abbiamo realizzato un film dedicato proprio a questo
argomento, «Bread and Roses». Come potrei non rispondere a una richiesta di
solidarietà da parte di lavoratori che sono stati licenziati per essersi battuti
per i propri diritti? Accettare il premio e limitarmi a qualche commento critico
sarebbe un comportamento debole e ipocrita. Non possiamo dire una cosa sullo
schermo e poi tradirla con le nostre azioni.<br />Per questo motivo, seppure con
grande tristezza, mi trovo costretto a rifiutare il premio".</em></div>
<div class="bodytext">
<em></em> </div>
<div class="bodytext">
<em>*****************************************</em></div>
<br />I
complimenti dell'AGL al Maestro inglese e la nostra solidarietà a tutti i
lavoratori coinvolti.AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-57089937247665774602012-11-21T09:05:00.001-08:002012-11-21T09:05:46.846-08:00TAR : DOMANDA RINNOVO PERMESSO SOGGIORNO IN RITARDO? CONCEDIBILE SE...... <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-07wCdyjlgVo/UK0J1vDHsII/AAAAAAAAACM/qHuTonYAXVo/s1600/immigrati-permesso-soggiorno-258.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-07wCdyjlgVo/UK0J1vDHsII/AAAAAAAAACM/qHuTonYAXVo/s1600/immigrati-permesso-soggiorno-258.jpg" /></a></div>
Questura di Asti. Un albanese chiede rinnovo permesso soggiorno con 2 anni e 7
mesi di ritardo.La Questura rifiuta e lo straniero fa ricorso al TAR Piemonte.Il
TAR gli dà ragione e sentenzia che il permesso va comunque rinnovato in quanto
la tardivita' della richiesta non puo' costituire sufficiente motivazione di
diniego.L'immigrato, lavoratore subordinato, non aveva giustificato il ritardo.I
giudici, pero', dopo avere fatto presente che non esistono termini perentori,
hanno sottolineato che lo straniero di cui trattasi e' ben inserito dal punto
di vista sociale e lavorativo sul territorio nazionale e ha manifestato in
maniera inequivocabile la volonta' di soggiornare sostenendosi con i proventi
derivanti da attivita' lecitamente svolte. AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-48824127793965118072012-09-21T08:57:00.002-07:002012-09-21T08:57:55.802-07:00AMIANTO QUESTIONE IRRISOLTA. E NESSUNO SE NE OCCUPA PIU' <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-z2z4uRKEJzY/UFyOZBz8NEI/AAAAAAAAAB8/ip0fu0EFvBM/s1600/cartina-italia-amianto-large.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="310" src="http://2.bp.blogspot.com/-z2z4uRKEJzY/UFyOZBz8NEI/AAAAAAAAAB8/ip0fu0EFvBM/s400/cartina-italia-amianto-large.jpg" width="400" /></a></div>
LA MAPPA DELL'AMIANTO IN ITALIA<br /><br /><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Incredibile a dirsi ma ancora in Italia quella
dell'amianto è una questione irrisolta e, per di più, lontana dai riflettori. Il
problema è tanto più grave nelle regioni (qui sopra ve ne forniamo la mappa) in
cui stata è consistente in passato la presenza di aziende che ne facevano
utilizzo. Tale rischio permane alto, in ragione della considerevole presenza e
diffusione in quantità pericolose nei luoghi di lavoro e nelle lavorazioni,
nelle abitazioni e nelle strutture pubbliche e private. Una realtà rimossa dalle
istituzioni, spesso sconosciuta e sottovalutata dagli stessi cittadini non
informati adeguatamente .La legge 257/92 , oltre a vietare l'uso dell'amianto e
ad imporne lo smaltimento, delegava alle Regioni la definizione dei piani di
bonifica e la loro realizzazione. In maniera scandalosa le previsioni di tutela
previdenziale della legge sono state artatamente depotenziate ,privando i
lavoratori esposti del beneficio dell'uscita anticipata dal mondo del lavoro. E'
urgentissimo riprendere sul territorio l'opera di rimozione e smaltimento
dell'amianto, vigilando in modo diffuso per verificare che ciò avvenga una volta
per tutte. Occorre sensibilizzare, informare e prevenire il rischio amianto,
verificare l'applicazione delle leggi con il monitoraggio della situazione
attuale e soprattutto riproporre l'effettiva tutela dal punto di vista sanitario
di coloro che in passato sono stati inconsapevolmente soggetti alle conseguenze
devastanti dell'esposizione professionale, della manipolazione, dell'uso e
dell'inalazione dell'amianto e di quanti lo sono tuttora.</div>
AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-51943507965504292782012-09-05T08:00:00.000-07:002012-09-05T08:00:03.123-07:00TAV EUROPA: IL CORRIDOIO NON HA PIU' CAPO NE' CODA <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-j5Z1Vvp2JT4/UEdoyEcA6LI/AAAAAAAAABs/t4DKReOMoN0/s1600/TAV-progetto-europeo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-j5Z1Vvp2JT4/UEdoyEcA6LI/AAAAAAAAABs/t4DKReOMoN0/s320/TAV-progetto-europeo.jpg" width="313" /></a></div>Dopo il Portogallo, anche la Russia si tira indietro.<br />
<br />
Leggi l'articolo:<br />
<br />
<a href="http://petrolio.blogosfere.it/2012/09/tav-europa-il-corridoio-non-ha-piu-ne-capo-ne-coda.html"><span style="color: #cc3300;">http://petrolio.blogosfere.it/2012/09/tav-europa-il-corridoio-non-ha-piu-ne-capo-ne-coda.html</span></a><br />
<br />
Osserviamo, sommessamente, che in Italia siamo ancora in attesa dal Ministro Passera di un Piano Nazionale dei Trasporti (e ciò sta mettendo in forse migliaia di posti di lavoro) e che di oggi è la notizia che uno dei motivi per i quali non si stanno trovando acquirenti stranieri per l'ALCOA è nell'insufficienza delle infrastrutture e dei trasporti in Sardegna..<br />
Quei pochi italiani che questa estate hanno potuto permettersi di andare in ferie hanno avuto modo di rendersi conto in che stato sia la nostra rete ferroviaria ordinaria. <br />
A buon intenditor, poche parole.... AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-79190766446077617572012-08-27T09:14:00.000-07:002012-08-27T09:14:13.558-07:00VICENDA DEI MAROCCHINI LICENZIATI A TORTONA (AL) CON UN CARTELLO.PONIAMOCI ALCUNI INTERROGATIVI.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-wzIZh6qgEVc/UDucryx25EI/AAAAAAAAABc/1cUTQpxs3hM/s1600/145023283-26ec832e-88f6-4a78-86e7-7de7eb83413b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-wzIZh6qgEVc/UDucryx25EI/AAAAAAAAABc/1cUTQpxs3hM/s320/145023283-26ec832e-88f6-4a78-86e7-7de7eb83413b.jpg" width="320" /></a></div>Questa la notizia <br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/20/news/sfruttati_in_campagna_e_pagati_male_e_il_padrone_li_licenzia_con_un_cartello-41222874/"><span style="color: #cc3300;">http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/20/news/sfruttati_in_campagna_e_pagati_male_e_il_padrone_li_licenzia_con_un_cartello-41222874/</span></a> </div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">E questo è il servizio del TG3</div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://news.centrodiascolto.it/video/tg3/2012-08-21/lavoro/tortona-non-solo-sfruttati-e-sottopagati-marocchini-licenziati-con-un-ca"><span style="color: #cc3300;">http://news.centrodiascolto.it/video/tg3/2012-08-21/lavoro/tortona-non-solo-sfruttati-e-sottopagati-marocchini-licenziati-con-un-ca</span></a></div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"> </div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"></div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">Ringraziamo tutti i partiti, i sindacati e le associazioni locali che si sono mobilitati per dare aiuto a queste persone.</div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"></div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">Però, in un momento in cui il Ministro Fornero afferma che con le sue misure cambierà in maniera decisiva il mondo del lavoro, crediamo sia necessario porsi alcune domande. Perchè forse il vero cambiamento del lavoro in Italia parte dalle relative risposte.</div><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;"></div><br />
<ol><li> <div style="margin-bottom: 0cm;">siamo ricchi di Associazioni datoriali di tutti gli orientamenti e tendenze. Anche in campo agricolo. La storia del lavoro nei campi è stata molto dura nel nostro Paese. Queste cose le abbiamo viste da anni. Eppure: quanto tempo è ancora necessario affinchè si porti un po' più di civiltà nel mondo agricolo italiano? Stanno lavorando su questo le Associazioni o fanno finta di non vedere per non perdere iscritti o potenziali iscritti?</div><li> <div style="margin-bottom: 0cm;">Visto che le Aziende della Grande Distribuzione amano essere protagoniste di convegni sulla Responsabilità Sociale, non hanno nulla da dire su questi episodi? Non dovrebbero essere loro, visto che non possono non sapere, a dissuadere questi loro fornitori dal comportarsi in questa maniera?</div><li> <div style="margin-bottom: 0cm;">Notare un passaggio importante. Non è che l'azienda abbia interrotto i rapporti dopo un verbale conclusivo dell'Ispettorato del Lavoro o di qualche altra Autorità di controllo. No: i lavoratori si sono rivolti alle Autorità, i datori l'hanno saputo (da chi?le indagini, in certi casi non dovrebbero essere segrete?) e hanno cacciato in quella maniera i lavoratori. E nessuna Autorità ha reagito (non dico per i lavoratori, ma almeno per tutelare la sua immagine e il suo prestigio) Sorgono spontanee delle domande:</div><div style="margin-bottom: 0cm;">a) quali sono le condizioni operative degli Ispettorati del Lavoro sul territorio?Da quanto dura questa situazione? Cosa si è fatto in concreto da parte dell'Amministrazione e da parte di ogni Sindacato del lavoro pubblico?</div><div style="margin-bottom: 0cm;">b) l'Italia è un Paese libero. Ma la legge esiste ed è più o meno fatta rispettare. Se rubi al supermercato la guardia giurata ti impedisce subito di farlo. Se rubi in un appartamento i Carabinieri ti pigliano, subito o arrivano a te con le indagini. Quindi grande attenzione alla tutela del patrimonio. Così come alla tutela delle donne e dei bambini. Perfino degli animali (c'è stato un inasprimento delle sanzioni anche in questa materia). Se metti la macchina in divieto di sosta arriva il vigile che ti fa la multa e se necessario chiama il carro attrezzi. Il tratto comune è questo: se ti comporti in una certa maniera l'Autorità interviene subito a fermare l'illecito e a porre fine al danno. Adesso anche allo Stadio. Nel mondo del lavoro, no. Il datore di lavoro può combinare qualsiasi cosa (schiavizzare le persone, affamarle, rovinare le famiglie licenziandole, consentire a un capo reparto di minacciare gli operai, procurare incidenti anche mortali,ecc.) ma il lavoratore, per avere giustizia, deve aspettare anni per averla, a spese sue, con la concreta possibilità, poiché oggi va di moda, che il lavoratore si veda dare torto perchè magari non ha potuto pagarsi il migliore avvocato. Nel mondo del lavoro (chissà chi l'ha deciso e ci piacerebbe sapere cosa ne pensano i sindacati “conflittuali”) non esistono attività di intelligence, sotto copertura (cioè in incognito), riprese con telecamere nascoste, riprese (a scopo dissuasivo, per esempio nei cantieri) con telecamere fisse (collegate alle forze dell'ordine o, basterebbe, con gli ispettorati del lavoro -signori, avete i Carabinieri nelle DPL, lasciateli lavorare, loro saprebbero cosa fare) . Ma soprattutto non esiste (è vietato da anni persino pensarlo) il pronto intervento. Ve l'immaginate una “squadra mobile” dell'Ispettorato del Lavoro?Solo in un caso questo avviene: quando c'è da andare a constatare il decesso di un operaio sul lavoro. Quando chi uccide o rovina un lavoratore avrà la stessa paura di essere colto sul fatto e punito che oggi ha chi ruba una mela al supermercato allora potremo dire di essere un Paese civile. Prima no: mettetela come volete ma in materia di lavoro siamo ancora un Paese di ipocriti, di illusi, di struzzi che mettono la testa sotto la sabbia. Ministro Fornero, ci dimostri che Lei non lo è.</div><li> <div style="margin-bottom: 0cm;">Ma il passaggio che a nostro parere è intollerabile è quello relativo alla notizia che l'attività sia passata a una cooperativa con lavoratori indiani. E l'impegno di chi prima aveva reagito sembra fermarsi lì, così come l'indagine del giornalista (e speriamo che non sia così per l'ispettorato del lavoro, per la Procura e per il Ministero dello Sviluppo Economico).</div><div style="margin-bottom: 0cm;">a) ma scusate: forse che una cooperativa è autorizzata a pagare un lavoratore agricolo 4 euro l'ora?</div><div style="margin-bottom: 0cm;">b) ma ri-scusate: forse i lavoratori indiani sono esseri umani di serie B o crumiri da punire, visto che per loro quelle condizioni sembrano accettabili da parte di chi non dice altro?</div><div style="margin-bottom: 0cm;">c) e, ripetiamo, su questi sviluppi, le Associazioni datoriali (Agricole, della Grande Distribuzione) e le Centrali Cooperative non hanno nulla da dire? E il famoso tavolo della Prefettura è stato sparecchiato? E l'Osservatorio sulle Cooperative presso la DPL di Alessandria?E il Ministero dello Sviluppo Economico (autorità di vigilanza sulle cooperative)? Non sarebbe meglio prevenire piuttosto che muoversi dopo che ci scappi il morto o che delle persone continuino a soffrire una condizione di schiavitù? Ah, dimenticavamo: per la legge italiana il mondo del lavoro è come gli Stadi di calcio di una volta: tutti vedono, tutti sanno cosa succede ma non si interviene perchè non è opportuno. Sempre che qualcuno non rimanga accoltellato.</div></li><br />
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<div style="margin-bottom: 0cm;">Sappiano però i lavoratori, italiani e stranieri, che questa situazione non migliorerà senza lottare non solo per sé ma per tutti. Quindi starà a loro, organizzandosi in maniera continuativa e incisiva, dando fiducia a veri sindacati, non a propagandisti politici di ogni colore, rischiando di persona, conquistarsi nuove leggi e, intanto, far applicare seriamente quelle che esistono già.</div>AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-53734953386465383162012-08-03T13:16:00.002-07:002012-08-03T13:16:59.143-07:003 AGOSTO 2012: FIRMATA LA CONVENZIONE TRA L'AGL E L'ASSOCIAZIONE "ITALIANI DEL BRASILE"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-CnTg8Rogoq4/UBwxnZ7EufI/AAAAAAAAABM/Ys5pSafJg5k/s1600/ItalianiDelBrasile450.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" eda="true" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-CnTg8Rogoq4/UBwxnZ7EufI/AAAAAAAAABM/Ys5pSafJg5k/s320/ItalianiDelBrasile450.jpg" width="320" /></a></div>Oggi, a Milano, tra il Presidente dell'Associazione "ITALIANI DEL BRASILE" Dott. Ermanno Mesiano e il Segretario Generale della confederazione sindacale dei lavoratori "A.G.L. ALLEANZA GENERALE DEL LAVORO" Roberto Fasciani è stata stipulata una convenzione il cui oggetto è "la creazione di un vero e proprio rapporto osmotico tra Associazione e Sindacato , seppur nell'ambito delle rispettive individualità, onde consentire ai rispettivi iscritti di avvalersi dei peculiari servizi offerti. La possibilità di tale reciproca fruizione di servizi è finalizzata alla massima copertura delle esigenze manifestate dai rispettivi iscritti".<br />
Il Segretario Generale AGL Fasciani, a conclusione dell'evento, ha dichiarato: "Esprimiamo la più grande soddisfazione per questo storico passo avanti della nostra Confederazione, a soli due mesi dalla sua fondazione.In conseguenza della stessa è imminente l'apertura di nuove sedi dell'AGL nelle principali città brasiliane e il nostro Sindacato si proporra' come nuovo punto di riferimento non solo per l'organizzazione dei milioni di lavoratori italiani o di origine italiana presenti in Brasile ma, novità nella novità, avendo ottenuto tutti i riconoscimenti previsti, come primo sindacato italiano che cercherà di associare lavoratori brasiliani nella loro Patria, ponendosi come alternativa ai Sindacati locali. Si cercherà quindi di esportare in Brasile il Sindacato "Made in Italy", in coincidenza con il successo (ma con le immaginabili criticità) che note aziende italiane stanno ottenendo in quel Paese."AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-66964964858469847862012-06-28T08:57:00.002-07:002012-06-28T08:57:32.757-07:00INDESIT DI NONE (TO): IL NODO DELOCALIZZAZIONE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Y_moHdwCygM/T-x-1gM7SbI/AAAAAAAAAA0/ai0RzSeL1o4/s1600/I-rapporti-economici-con-i-vicini-la-delocalizzazione_large.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Y_moHdwCygM/T-x-1gM7SbI/AAAAAAAAAA0/ai0RzSeL1o4/s1600/I-rapporti-economici-con-i-vicini-la-delocalizzazione_large.jpg" vca="true" /></a></div><div style="margin-bottom: 0cm;">Viene da sorridere pensando che la delocalizzazione, lo spauracchio di oggi, sia nata nel 1492, con la scoperta dell'America.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">E che da allora sia andata avanti perchè ritenuta essenziale per lo sviluppo e inarrestabile, pena l'arretramento del benessere.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Il lavoro allora diventa come una coperta troppo corta nel letto in cui dormono più persone: occorre cercare di tirarlo a sé a scapito degli altri per più tempo possibile. E' una battaglia per la sopravvivenza dei territori. Che però possono combattere per sopravvivere. Ma, di solito, vince sempre chi cerca di attrarre lavoro, cioè chi attacca, difficilmente chi si difende ossia chi vuole trattenere il proprio lavoro. Stiamo parlando di nazioni in cui c'è concorrenza tra regioni e di continenti in cui c'è sfida tra nazioni. Esistono in teoria regole ma non soggetti forti che sappiano e limitare la perdita di benessere delle zone meno competitive. Per definizione sono le multinazionali a suonare la musica.</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Come attaccare (attrarre)? Adottando imposte sui redditi e regole IVA favorevoli rispetto ai paesi concorrenti. Come difendersi? Disincentivare l'uscita del lavoro dal proprio Paese imponendo vincoli alle aziende che delocalizzano altrove (più tasse, visto che i profitti sempre , di fatto, in capo al soggetto imprenditoriale che ha sede nel paese di partenza prima o poi ritornano oppure obbligo di restituzione di contributi e aiuti pubblici ricevuti nel caso in cui poi l'impresa vada a investire con quei soldi all'estero).</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Grande risonanza sta avendo negli USA la iniziativa bipartisan relativa ai call center indiani (leggi qui <a href="http://www.economiaweb.it/usa-dichiarata-guerra-ai-call-center-indiani/">http://www.economiaweb.it/usa-dichiarata-guerra-ai-call-center-indiani/</a> )In Italia siamo un po' indietro. Leggendo (qui <a href="http://www.torinotoday.it/economia/lavoratori-indesit-assemblea-28-giugno-2012.html">http://www.torinotoday.it/economia/lavoratori-indesit-assemblea-28-giugno-2012.html</a> ) la notizia della protesta dei lavoratori dell'INDESIT di None (TO) a cui manifestiamo tutta la nostra solidarietà, stupisce di trovare ancora di sindacati che hanno un approccio infermieristico alla questione, pendendo dalle labbra del funzionario di turno del Ministero dello Sviluppo Economico o della Regione. Ci domandiamo cioè perchè questi Sindacati non utilizzino tutti i loro legami politici per fare in modo che iniziative politico-legislative sulla questione non restino prerogative di forze politiche e di personalità dignitosissime e meritevoli , per carità, ma, per il momento, un po' “marginali”.Alcuni esempi: questo <a href="http://www.italiadeivalori.it/territorio/veneto/14756-lavoro-ditec-subito-legge-contro-delocalizzazione">http://www.italiadeivalori.it/territorio/veneto/14756-lavoro-ditec-subito-legge-contro-delocalizzazione</a> , questo: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=gpfXG3lM5rM">http://www.youtube.com/watch?v=gpfXG3lM5rM</a> e questo <a href="http://www.prov-reggioemilia.leganord.org/index.php?option=com_content&view=article&id=24:finanziamenti-per-mercati-esteri-usati-per-delocalizzare&catid=27&Itemid=116">http://www.prov-reggioemilia.leganord.org/index.php?option=com_content&view=article&id=24:finanziamenti-per-mercati-esteri-usati-per-delocalizzare&catid=27&Itemid=116</a> .</div><div style="margin-bottom: 0cm;">Anche se la colpa non è mai dei lavoratori, per questa volta vorremmo pregare i “rappresentati” (i lavoratori) di reagire alla disperazione e di sollecitare i “rappresentanti” (i loro dirigenti sindacali) a bussare alla porta dei loro onorevoli di riferimento per darsi una smossa in materia. Non è detto infatti che a qualcuno possano venire idee migliori, oltre a quelle attualmente sul piatto. Certo occorre coraggio su due terreni da sempre ostici per certi sindacati: l'imposizione di regole severe alle imprese a tutela del pubblico interesse (un pizzico di dirigismo statalista ) e la “flessibilità” fiscale (un pizzico di liberismo). Due ingredienti che , nella giusta dose, senza eccedere, combinati con accortezza, ogni tanto potrebbero essere di giovamento all'ammalato grave: il mondo del lavoro italiano.</div><div style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</div>AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129155935547086398.post-42781315369235298322012-06-22T10:53:00.000-07:002012-06-22T10:53:35.825-07:00SULLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE HA ORDINATO L'ASSUNZIONE DI 145 LAVORATORI ISCRITTI FIOM NELLA NEWCO FIAT DI POMIGLIANO E SULLE POLEMICHE SCATURITE.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-kVaGjWfmX6c/T-SxAFJLI8I/AAAAAAAAAAo/af5ywSY2-UU/s1600/10191665_small-770x513.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" rca="true" src="http://2.bp.blogspot.com/-kVaGjWfmX6c/T-SxAFJLI8I/AAAAAAAAAAo/af5ywSY2-UU/s320/10191665_small-770x513.jpg" width="320" /></a></div><ul><li><div style="margin-bottom: 0cm;">le sentenze vanno rispettate (e non solo per opportunità, come Passera ha fatto intendere) non etichettate politicamente (come ha fatto gran parte della stampa di area moderata)</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">chi dice (Sacconi) che la sentenza mette a rischio investimenti dall'estero non può pretendere che in cambio di lavoro e denaro (che lui non ha attratto negli anni in cui ha governato) l'Italia diventi una repubblica delle banane</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">la sentenza è il risultato dell'applicazione di regole e il mondo civile si fonda sulle regole</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">nessun datore di lavoro dovrebbe conoscere quanti lavoratori appartengono a un sindacato e la loro identità.Se fosse stato così il tentativo di Marchionne sarebbe fallito sul nascere</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">ad esempio nelle piccole aziende (pensiamo, cari colleghi del sindacato, anche a quei lavoratori, spesso dimenticati) , addirittura, la delega a qualunque sindacato è l'anticamera del licenziamento</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">occorre trovare un sistema migliore di protezione per il lavoratore (quelli previsti non hanno funzionato) per tutelare la sua libertà di adesione al sindacato, non deve essere cioè questa per forza materia di giudici. In questo senso, l'accordo interconfederale di giugno 2011(con la scelta di tornare a valorizzare le RSA a scapito delle RSU e di “contare” le deleghe, come unico mezzo di espressione della rappresentanza dei lavoratori) potrebbe rivelarsi un attentato strisciante alla libertà di scelta sindacale dei lavoratori più pesante di quello operato da Marchionne</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">Addirittura a volte la delega ai maggiori sindacati è una specie di pizzo che il lavoratore paga per la propria tranquillità. Non vorremmo che una volta “sistematesi” la FIOM con le sentenze e le altre sigle con gli accordi separati FIAT, la vita non diventasse impossibile veramente per i non tesserati e per quelli appartenenti a sigle nuove che volessero farsi spazio</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">Paradossalmente , si tutela il voto segreto in Parlamento (comunque esercitato da soggetti forti) e non la riservatezza dell'appartenenza di un lavoratore (soggetto debole) che non voglia esserne dirigente, ad un sindacato</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">Non è possibile introdurre però la lottizzazione tra sigle sindacali anche delle assunzioni</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">E' l'operazione di pulizia etnico-sindacale compiuta dalla FIAT con la new company, una inedita forzatura nel panorama politico-sindacale italiano, ade aver originato questa spirale di guerra giudiziaria</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">L'imprenditore non può violare le norme anti-discriminazione, lanciare il sasso e poi nascondere la mano dietro la salvaguardia di un principio di libertà d'impresa di cui lui per primo ha abusato </div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">Dietro questa vicenda, più che l'inadeguatezza della giustizia, vi sono: il fallimento del collocamento pubblico e privato, il ritardo culturale dell'imprenditoria italiana, l'impotenza della politica e del governo nei confronti della grande impresa</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">L'appartenenza o meno a sindacati in fabbrica solo in Italia è un problema irrisolvibile. Siamo un paese arretrato, in materia di convivenza civile e cultura dei diritti. Notare che ancora una volta solo degli obblighi provenienti dall'esterno (l'Europa) consentono al nostro Paese di fare un passo avanti. Anche su questo, da soli, non ce la facciamo.</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">Stupisce il silenzio “speranzoso” delle sigle sindacali diverse da CGIL, da mesi, su questa questione della discriminazione FIAT ai danni di FIOM. E' una brutta pagina del sindacalismo italiano. La FIOM può anche aver peccato in passato , in Italia, di arroganza e tentato di monopolizzare la rappresentanza sindacale. Ma non si reagisce a ciò stando a osservare la decimazione di tale soggetto (seppur rivale) da parte del padronato. Non sognamo certo il ritorno dell'unità sindacale stile anni settanta. Ma è indubitabile che quando si parla di libera agibilità del sindacato nelle fabbriche questo principio lo si debba difendere non solo per se stessi ma per tutti i sindacati.</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">La UILM ci risparmi ridicoli ricorsi contro la sentenza del Tribunale di Roma. La FIAT ha già ottimi avvocati che la tutelano e ci manca solo che in Italia i Sindacati dei lavoratori, in periodi di crisi occupazionale, facciano ricorsi contro assunzioni. Verrebbe quasi da pensare, malignamente, che i giudici romani abbiano inconsapevolmente mandato all'aria una lottizzazione delle nuove assunzioni adottata d'accordo tra FIAT e certi sindacati.Certo la FIAT non fallirà per 145 operai in più. Potrebbe anche mantenerli (lo diciamo provocatoriamente, non si scandalizzino gli aziendalisti di sinistra) grazie a tutti gli aiuti ricevuti in passato dai contribuenti.</div></li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">E per fare un esempio di come sarebbe possibile voltar pagina, ricordiamo che il Tribunale di Modena, nei giorni scorsi, ha sollevato la questione di costituzionalità dell'art. 19 dello Statuto dei lavoratori (quello che detta le regole per costituire le rappresentanze sindacali in azienda).I maggiori sindacati dimostrino maturità, essendo capaci assieme di proporre al Parlamento, a quasi vent'anni dal referendum , una soluzione democratica e partecipativa al tema della determinazione della rappresentatività in azienda e smettendo di scavare buche l'uno sotto i piedi dell'altro. Mentre i lavoratori (attivi o inattivi loro malgrado) sono sempre più soli, sfiduciati e impoveriti</div></li>
</ul>AGL PIEMONTEhttp://www.blogger.com/profile/01687785314705593982noreply@blogger.com0